La sessione veloce a Carpfishing
La primavera è arrivata. La bella stagione e le prime giornate di sole invogliano la maggior parte dei pescatori a frequentare nuovamente le sponde di qualche corso d’acqua per cimentarsi nella loro passione.
Si cerca sempre più spesso di organizzare sempre di più pescate mordi e fuggi.. che sia perché siamo sempre tutti di corsa o che all’inizio manchi lo stimolo per preparare un nuovo spot di pesca.
La pesca a carpfishing non vuol dire solo sessioni da due o più giorni ma anche pescate di qualche ora ben organizzate.
Se si conosce bene uno specchio d’acqua, per avere risultati in poco tempo, è sufficiente farsi trovare in pesca al momento giusto con la presentazione adeguata di un’esca, senza dover necessariamente organizzare lunghe pasturazioni preventive.
Per fare ciò, come detto prima, basta tenere d’occhio uno spot e organizzarsi a casa al meglio per non sprecare poi tempo prezioso sul luogo di pesca.
Per continuare a coltivare la mia passione nonostante molteplici impegni lavorativi e familiari, diversi anni fa, mi sono specializzato in questa tipologia di sessioni veloci organizzando pescate di qualche ora la sera dopo il lavoro oppure delle diurne da mezza giornata.
Ho iniziato con gli approcci tradizionali quali inneschi affondanti, pop up e omino. Successivamente, ho cominciato ad utilizzare i sacchettini in pva e stringer vari, con discreti risultati ed era chiaro che un piccolo richiamo nei pressi dell’innesco dava maggior rapidità di entrata in pesca.
In quel periodo le varie aziende del settore cominciavano a promuovere i piombi pasturatori o da method. Inevitabilmente rimasi affascinato da questa tecnica che prometteva di attirare molto velocemente le carpe sui nostri inneschi e, allo stesso tempo, ci dava la possibilità di lanciarli a buone distanze.
Era esattamente quello che cercavo in quel momento: la possibilità di avere sul mio innesco un rilascio costante e veloce degli attrattori che mi desse anche garanzia di mimetismo di quest’ultimo.
Inizialmente acquistai le pasture più rinomate della pesca al colpo come la famigerata Carp3000 della casa francese Sensas, altre della Van Den Eynde e alcune famose della Tubertini.
In seguito ho optato a method prodotti da aziende del settore carpfishing come la Nutrabaits, Antiche pasture… con le quali ho effettuato diverse catture.
La pastura per la pesca a Method
La curiosità e la voglia di capire mi hanno portato ad acquistare qualche libro dedicato alle pasture e alle materie prime per realizzarle. Ho iniziato a studiare e a cimentarmi nel creare le mie miscele partendo da quelle semplici per arrivare a quelle più complesse e ricche d’ingredienti che utilizzo con successo oramai da più di un decennio.
Da lì a poco, la pesca col method feeder diviene una variante del vecchio ledgering, nascono nuove aziende, altre esistenti di specializzano e molti carpisti si avvicinano a questa specialità.
Tornando al carpfishing con la tecnica del method per quanto riguarda la condotta in pesca, solo la pratica mi ha portato a capirne alcune dinamiche riconoscendo dove e quando utilizzarla, conoscendone pregi e difetti. Vediamone alcuni.
I Pregi della pesca Method
- Garanzia di attrazione nei pressi dell’innesco ad azione controllata: se si conosce come una pastura lavora in acqua (di fondo, mezz’acqua e superficie), si può sceglierla in base al corso d’acqua dove andremo ad utilizzarla (alta, media, bassa profondità).
- Con canne adeguate si possono raggiungere distanze importanti: contro lo sfaldamento della palla di pastura in fase di scontro sull’acqua, ci può aiutare l’utilizzo di una miscela di amidi che legherà maggiormente l’impasto sul piombo. Ottimo e pratico il riso cotto in vasetto acquistabile nei supermercati.
- Oggi grazie ad accessori come le catapulte da canna e fionde davvero performanti è possibile anche pasturare a distanze importanti.
- La pastura può contenere al suo interno diverse esche come granaglie, pellet e boilies intere e tritate.
- E’ una tecnica che permette di realizzare diverse catture in poco tempo se lo specchio d’acqua è ricco di pesce.
Difetti della pesca Method
- E’ una tecnica che si basa su un livello di richiamo molto importante e laddove sia presente pesce di disturbo può essere controproducente.
- E’ una tecnica da non praticare in specchi d’acqua a bassa profondità se si è contretti ad effettuare lunghi lanci perché la pasturazione ha comunque una prima fase di disturbo dello spot di pesca.
- E’ una tecnica che non permette selezione della taglia.
Accostamenti e gusti per il Method
L’organizzazione di una sessione anche se di poche ore, parte sempre da casa e quando ne ho la possibilità preferisco prepararmi la mia pastura la sera prima. Questo perchè a distanza di qualche ora l’impasto sarà sicuramente più performante. La preparazione è molto semplice: in un secchio capiente verso un po’ di acqua di bottiglia poi aggiungo delle granaglie cotte e qualche attrattore.
In commercio oramai ce ne sono per tutti i gusti ma ritengo sia importante come per le boilies scegliere un accostamento che valorizzi un determinato profilo aromatico/gustativo e se decido di pescare con boilies di un gusto tipo fruttato, sicuramente utilizzerò una miscela per valorizzare quest’ultimo.
Quindi come dicevo, aggiungo attrattori sia liquidi sia in polvere. Di seguito alcuni accostamenti universali:
- BASE DOLCE: Corn steep liquor e/o melassa, betaina liquida o in polvere, nhdc, un pizzico di sale.
- BASE PESCE: Fish protein liquid, robin red liquid, betaina liquida, sale
- BASE GAMBERO SPEZIATO: Belacham liquid extract, robin red liquid, olio di aglio, un pizzico di sale.
- FEGATO SPEZIATO: Liver-spice liquid, robin red liquid, sale e miscela di spezie in polvere in dosaggio minimo.
La preparazione della pastura
Scelta e preparata la miscela liquida, aggiungo poco alla volta i componenti solidi quali boilies ,pellet e lo sfarinato impastando a mano il tutto.
La notte l’impasto riposerà. La mattina seguente, giunti sul luogo di pesca, bisognerà reimpastare con un po’ di acqua e preparare subito qualche palla di pastura per iniziare a richiamare i pesci sugli spot prescelti.
Dato che la pasturazione ha una fase di disturbo iniziale, è necessario creare fin sa subito un piccolo letto di pastura per poi lasciare lo spot tranquillo in modo da dare il tempo ai pesci di ritornare.
Nel frattempo, ci dedicheremo alla preparazione degli inneschi, se non l’abbiamo già fatto a casa. In questa fase ci si può sbizzarrire perchè le scelte sono tante e variano anche dal luogo di pesca: bolies, dumbel, granaglie, pellet forati e non.
Il piombo pasturatore non deve mancare, oggigiorno ce ne sono in commercio di tutte le misure e forme e quasi tutti con montaggio di tipo “in-line”. Inoltre, alcuni, hanno la caratteristica di avere la zaborra principale spostata rispetto all’asse. Questa caratteristica migliora l’autoferrata e assicura la presentazione dell’innesco. Per fare ciò, in fase di copertura del piombo con la pastura, dovremo necessariamente posizionare l’innesco dal lato opposto alla zaborra; così facendo in fase di affondamento sul fondale, avremo l’innesco sicuramente rivolto verso l’alto.
Entrati in pesca, di tanto in tanto, sarà necessario rinfrescare la pasturazione lanciando qualche palla di pastura possibilmente di dimensioni non eccessive per non arrecare troppo disturbo allo spot ora attivo.
In conclusione ritengo che questa tecnica di pesca sia davvero redditizia in termini di catture. La utilizzo da anni e mi sento di consigliarla vivamente a chi vuole coltivare questa passione, ma ha sempre poco tempo a disposizione.