
Cos’è il carpfishing e perché è diverso dalle altre tecniche?
Il carpfishing è una tecnica di pesca sportiva specializzata nella cattura della carpa: un pesce noto per la sua diffidenza, forza e resistenza durante il combattimento. A differenza di altre tecniche, come la pesca a fondo o la pesca al colpo, il carpfishing si basa su un approccio altamente strategico e selettivo, progettato per attirare e catturare esemplari di grossa taglia.
Questa disciplina ha origini nel Regno Unito e si è diffusa rapidamente in Europa e nel resto del mondo grazie alla sfida che rappresenta: la carpa è un pesce astuto, capace di riconoscere i pericoli e di evitare le esche se percepisce qualcosa di sospetto.
Per questo motivo, i carpisti utilizzano attrezzature e tecniche specifiche che massimizzano le probabilità di successo. Ciò che distingue il carpfishing dalle altre tecniche di pesca è un insieme di elementi fondamentali:
- Attrezzatura. L’attrezzatura da carpfishing include canne lunghe, mulinelli baitrunner, terminali specifici come l’hair rig e segnalatori acustici, tutti progettati per affrontare carpe di grandi dimensioni e rendere la pesca più efficace.
- Esche. Le boiles per carpfishing sono esche altamente attrattive a base di farine proteiche e aromi, studiate per stimolare l’appetito della carpa. Possono essere affondanti o galleggianti (pop-up) e vengono spesso abbinate alla pastura per carpe.
Pasturazione. La pasturazione è una tecnica fondamentale nel carpfishing che consiste nel preparare l’area di pesca con pastura per carpe e aumentare le possibilità di cattura. Può essere una pastura a lungo termine, distribuendo pastura nei giorni precedenti per abituare i pesci, oppure una pastura durante la sessione, combinando boiles, pellet e granaglie per mantenerli attivi, o una pastura mirata, utilizzando spod, cobra o sacchetti PVA per concentrare il cibo in un punto preciso e massimizzare l’efficacia della strategia.
I periodi migliori per il carpfishing: quando le carpe si nutrono di più?
Le carpe si nutrono di più in certi periodi dell'anno. Ecco una guida rapida ai momenti migliori:
- Primavera (Marzo - Maggio). Dopo il periodo invernale, con il progressivo aumento della temperatura, le carpe si risvegliano dal letargo e iniziano a nutrirsi per recuperare le energie perse. In questo periodo si spostano in acque poco profonde, dove la temperatura è più alta, e diventano più attive. Esche dolci e proteiche, come boiles a base di frutta o farine di pesce, sono particolarmente efficaci.
- Estate (Giugno - Agosto). Durante l’estate, con l’acqua più calda, le carpe tendono a nutrirsi meno nelle ore più calde del giorno e diventano più attive all’alba e al tramonto. Nei laghi e nei fiumi con acqua molto calda, possono stazionare in profondità o vicino a zone ricche di ossigeno, come cascate e aree con vegetazione sommersa. Le boiles affondanti e il mais fermentato possono dare ottimi risultati.
- Autunno (Settembre - Novembre). L’autunno è uno dei periodi migliori per il carpfishing, poiché le carpe si nutrono abbondantemente per accumulare riserve di grasso in vista dell’inverno. In questa stagione sono meno diffidenti e si alimentano per periodi più lunghi: una pasturazione costante, con boiles a base di farine di pesce, pellet e granaglie, può risultare particolarmente efficace.
- Inverno (Dicembre - Febbraio). Con l’acqua fredda, il metabolismo delle carpe rallenta e il loro fabbisogno alimentare diminuisce. In inverno, è fondamentale usare esche piccole e altamente attrattive, come boiles solubili e pastura al formaggio, e puntare su spot dove l’acqua è più calda.
Pasturazione: cos’è, come si fa e a cosa serve?
La pasturazione nel carpfishing è fondamentale e consiste nel lanciare pastura per carpe nell’acqua per abituarle a trovare cibo nella tua zona di pesca. La pasturazione preventiva consiste nel spargere pastura per carpe nei giorni precedenti alla sessione per abituare i pesci a cibarsi in un’area specifica, aumentando così le probabilità di cattura. La pasturazione durante la pesca, invece, viene fatta direttamente sul posto usando boiles, pellet e granaglie per attirare le carpe vicino all’innesco.
La scelta tra i due metodi dipende dal tempo a disposizione e dalle condizioni di pesca, ma spesso una combinazione di entrambi porta ai migliori risultati.
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