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Pastura e carpfishing

Strategie e consigli per una pesca di successo

16 Aprile 2025

Il carpfishing è una tecnica di pesca affascinante, che richiede strategia, pazienza e, soprattutto, una buona conoscenza delle esche da usare e della pastura. La pasturazione è fondamentale per attirare le carpe e mantenerle nella zona di pesca il più a lungo possibile.

In questo articolo risponderemo alle domande più frequenti sulla pastura e sulle esche per la carpa, fornendo consigli pratici su come, quando e dove pasturare, sia in lago per carpfishing che in fiume.

La pastura nel carpfishing

Nel carpfishing, la pastura ha un ruolo fondamentale perché attira le carpe e le mantiene nella zona di pesca più a lungo. Una pasturazione efficace crea un’abitudine alimentare nei pesci: li abitua alla presenza del cibo in una determinata zona e aumenta le probabilità di cattura.

Ma quali sono gli ingredienti principali di una buona pastura per carpfishing? Ecco i più utilizzati:

  • Boiles per carpfishing. Disponibili in tantissimi aromi e diametri, le boiles possono essere sia da innesco che da pastura e garantiscono un rilascio prolungato di attrattori in acqua.
  • Granaglie. Le granaglie sono tra gli ingredienti più utilizzati nella pastura per carpfishing, sia come alternativa alle boiles per carpfishing, sia in combinazione con esse. Offrono diversi vantaggi: sono economiche, naturali e altamente attrattive per le carpe.
  • Pellet. Molto usati nel carpfishing da fiume e da lago, i pellet si sciolgono gradualmente rilasciando attrattori e creando un’area di pastura duratura.
  • Pastoncini e farine. Spesso impiegati per creare un letto di pastura che si disperde facilmente nell’acqua, stimolando l’appetito delle carpe e rendendo la zona ancora più interessante per il pesce.

La combinazione di questi elementi varia in base alla stagione, alla tipologia di spot (che sia un lago per carpfishing o un fiume) e alla strategia di pesca scelta. 

Quali sono le migliori esche per la carpa?

La scelta delle esche e della pastura per carpfishing è determinante per il successo della pesca, ma non esiste una formula universale: la sua efficacia dipende da diversi fattori, tra cui temperatura dell’acqua, stagione e tipo di spot

Durante l’estate le carpe sono più attive e prediligono esche dolci e farinose. In inverno, invece, il metabolismo dei pesci rallenta, quindi è meglio optare per ingredienti proteici e facilmente digeribili, che le carpe possano assimilare senza sforzo. Anche il luogo di pesca influisce sulla scelta della pastura: nei laghi per carpfishing, dove le carpe hanno il tempo di selezionare con cura il cibo, è ideale un mix bilanciato e vario, mentre nei fiumi, dove la corrente tende a disperdere le esche, servono ingredienti a forte rilascio di aromi, capaci di mantenere i pesci interessati nell’area di pesca più a lungo.

  • Mais. Un’esca economica e molto attrattiva grazie al colore brillante e al sapore dolce. Spesso combinato con altre granaglie o farine, il mais è perfetto per pasturazioni abbondanti: mantiene le carpe nell’area di pesca senza saziarle troppo rapidamente. Funziona bene sia in laghi che in fiumi.
  • Tiger Nuts. Piccole noci dolci e croccanti, sono irresistibili per le carpe grazie agli zuccheri naturali e agli oli che rilasciano in acqua. Attenzione: vanno usate con moderazione per evitare di saziare i pesci troppo in fretta.
  • Canapa. I suoi piccoli semi rilasciano oli naturali che stimolano l’alimentazione delle carpe senza riempirle troppo. È perfetta per mantenere i pesci attivi nell’area di pesca e si combina bene con mais e tiger nuts.

Quanto e quando pasturare?

Pasturare nel modo corretto è essenziale per il successo della pesca. Esistono diverse strategie:

  • Pasturazione preventiva. La pasturazione preventiva consiste nel distribuire cibo nei giorni precedenti la sessione di pesca, creando un’abitudine alimentare nelle carpe. Solitamente, si utilizzano boiles, mais, canapa e pellet, distribuendoli in quantità moderate per evitare di saziare troppo i pesci prima della sessione di pesca. La durata della pasturazione preventiva può variare: da due o tre giorni per sessioni brevi, fino a una settimana per spot poco frequentati o dove le carpe sono più diffidenti.
  • Pasturazione a spot. La pasturazione a spot è una tecnica mirata in cui si pastura solo una piccola area, concentrando le carpe in un punto ben definito. È particolarmente utile nei fiumi o nei laghi molto battuti, dove le carpe sono più sospettose e meno propense a disperdersi per cercare cibo. Questo metodo è ideale per sessioni brevi, dove l’obiettivo è attirare rapidamente le carpe e aumentare le probabilità di cattura.
  • Pasturazione massiva. La pasturazione massiva viene utilizzata in spot molto grandi o in acque con una forte presenza di carpe, dove serve una quantità maggiore di cibo per mantenere i pesci nella zona di pesca. Tuttavia, bisogna fare attenzione a non esagerare con la quantità di esche, per evitare che le carpe si sazino prima ancora di arrivare sull’innesco.

La pastura è un elemento chiave nel carpfishing e sapere come utilizzarla al meglio può fare la differenza tra una sessione di successo e un cappotto. Sperimentare con diversi tipi di esche carpfishing e strategie di pasturazione aiuterà a trovare la combinazione perfetta per ogni spot.

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