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I segreti del carpfishing

Le esche più efficaci e i migliori spot

08 Maggio 2025

Dopo aver capito cos'è il carpfishing e quali sono le basi di questa tecnica (se te lo sei perso, puoi leggere il nostro articolo introduttivo qui), entriamo ora nel vivo della pratica con consigli concreti e risposte alle domande più frequenti dei nostri appassionati di pesca alla carpa

Le esche migliori per carpe: boiles, pellet e alternative naturali

Una delle domande più frequenti è: qual è l’esca preferita della carpa? In realtà non esiste una risposta unica: le abitudini alimentari delle carpe variano a seconda della stagione, dell’ambiente e dell’attività del branco.

Le boiles per carpfishing, disponibili anche in formati grandi come le boiles 30 mm, sono senza dubbio tra le esche più selettive ed efficaci, in particolare per attirare esemplari di grossa taglia. Le versioni pop-upaffondanti si scelgono in base allo spot e alla visibilità sul fondale.

Anche il pellet gioca un ruolo fondamentale. Ma qual è il miglior pellet per carpe? I prodotti a base di farine di pesce, con un buon contenuto proteico e un rilascio graduale degli aromi, sono i più indicati. Da provare anche i pellet aromatizzati al salmone, aglio o spezie dolci.

Tra le esche migliori per carpe, non dimentichiamo le alternative naturali: mais fermentatotiger nutslombrichicanapa bollita e perfino pane pressato possono fare la differenza, soprattutto in acque molto battute dove i pesci sono diffidenti verso le esche artificiali.

Tipologie di carpa: riconoscerli per pescare meglio

Conoscere i tipi di carpa presenti nello spot è importante per adattare la strategia. In Italia si possono trovare:

  • Carpa comune (o regina). La varietà diffusa in fiumi (come il Po e il Mincio) e laghi naturali o artificiali, presenta un corpo affusolato e completamente ricoperto da piccole squame regolari. Il colore varia dal bruno al dorato con riflessi metallici. È molto combattiva e attiva in tutte le stagioni.
  • Carpa specchio. Frequente in laghi gestiti e cave da carpfishing: predilige acque calme e profonde. Si distingue per le squame grandi e irregolari, spesso distribuite solo in alcune zone del corpo. Ha una struttura corporea più robusta rispetto alla carpa comune. Molto apprezzata dai carpisti per la sua bellezza e per le dimensioni che può raggiungere.
  • Carpa cuoio. Rarissima, si trova solo in alcuni laghi privati e spot selezionati, anche se c’è stato qualche avvistamento nelle zone più tranquille del mantovano. Ha la pelle quasi completamente liscia e priva di squame. È molto muscolosa e ha un aspetto compatto. Le sue catture sono rare e rappresentano un premio ambito da chi pratica carpfishing.
  • Carpa dorata. Presente soprattutto in canali, piccoli laghi e impianti sportivi. Più piccola rispetto ad altri tipi di carpa, ma estremamente vivace e combattiva. Ideale per la pesca con galleggiante o in acque calme.
  • Carpa nera. Variante scura della carpa comune, è presente in fiumi grandi come il Po e in tratti selvaggi del Mincio. Si presenta con colorazioni che vanno dal grigio scuro al nero profondo. Non è facile trovarla, ma è molto affascinante, spesso difficile da avvistare.

Ogni varietà reagisce in modo diverso alle esche e agli stimoli, quindi conoscere la tipologie di carpa che si vuole pescare e adattare la tecnica giusta è fondamentale per aumentare la possibilità di catture.

Quando pescare e cosa attira le carpe?

Un'altra domanda frequente è: qual è l’orario migliore per pescare le carpe? In generale, questi pesci risultano più attivi in momenti specifici della giornata e in determinate condizioni ambientali:

  • All’alba e al tramonto, quando la luce è più soffusa e la temperatura dell’acqua è più favorevole alla loro attività.
  • Dopo un temporale estivo, quando l’acqua si ossigena e stimola l’appetito delle carpe.
  • Durante alcune fasi lunari, in particolare subito dopo la luna nuova o piena, che secondo molti carpisti influenzano il comportamento alimentare.

Ma cosa attira davvero le carpe? Più che la semplice presenza di cibo, le carpe vengono stimolate da un insieme di fattori: la qualità e il profilo aromatico dell’esca, la modalità di presentazione sul fondale e la coerenza della pasturazione nel tempo. Un elemento spesso sottovalutato è la discrezione: le carpe sono pesci estremamente diffidenti e sensibili a rumori e vibrazioni. Muoversi in modo silenzioso e mantenere basso l’impatto sullo spot può fare la differenza tra una cattura memorabile e un cappotto.

Norme e rispetto per il pesce: quando è vietato pescare le carpe?

In Italia la pesca alla carpa può essere soggetta a periodi di divieto temporaneo, specialmente durante la frega (la stagione riproduttiva). Quando fregano le carpe? Di solito tra fine aprile e inizio giugno, ma il periodo esatto può variare a seconda della regione e delle temperature. Durante la frega, è bene lasciare riposare gli spot, per rispetto verso la fauna e per garantire un futuro alla pesca sportiva.

Carpfishing in fiume e nei laghi: due mondi diversi

Il carpfishing si può praticare sia in lago che in fiume, ma le strategie cambiano radicalmente. La pesca carpfishing in fiume richiede attenzione particolare alla corrente, alla struttura del fondale e alla presenza di ostacoli naturali. Qui potresti incontrare esemplari di carpa di fiume, robusti e combattivi, che vivono in condizioni più dinamiche rispetto alle carpe lacustri.

Se invece cerchi uno spot in un lago per carpfishing, le acque tranquille e ben gestite della zona offrono ottime possibilità, anche per chi pratica la pesca alla carpa con galleggiante. In questi contesti, l’uso di pasturazione mirata con boiles carpfishing e sacchetti PVA può essere determinante. La provincia di Mantova, con i suoi fiumi e laghi, è una meta apprezzata dai carpisti per la varietà di ambienti e la qualità degli esemplari. Ecco alcuni luoghi dove praticare carpfishing a Mantova e zone limitrofe:

  1. Lago Inferiore e Lago di Mezzo (Mantova). Pur essendo in pieno contesto urbano, offrono la possibilità di catturare carpe selvatiche di buona taglia, soprattutto con tecniche stealth e pasturazione leggera. La pesca è regolamentata, quindi è bene informarsi sui periodi e sulle zone consentite.
  2. Laghi Geroli (zona San Benedetto Po). Un complesso di laghetti gestiti e ben curati, dove si pratica carpfishing no-kill. Adatto sia a esperti che a principianti, con buona varietà di tipi di carpa, incluse carpe specchio e regine.
  3. Lago Sommo (Goito). Una meta molto apprezzata dagli appassionati della zona, anche per chi viene da Verona o Brescia. Offre carpfishing tecnico con carpe che rispondono bene a pasturazioni leggere e mix aromatici complessi. Perfetto per testare nuove boiles da 30 mm o pellet artigianali.

Il carpfishing è fatto di dettagli, esperienza e passione. Continua a sperimentare e perfeziona la tua tecnica, ma soprattutto resta aggiornato: nei prossimi articoli troverai spunti e consigli ancora più mirati per affinare la tua strategia.

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